Riduzione le emissioni di metano del 30% entro il 2030
L’attenzione per l’ambiente diventa sempre più importante e proprio per questo la Commissione Europea ha proposto una direttiva sulle performance energetiche degli edifici che andranno a incidere significativamente nella nostra vita quotidiana.
Con la partecipazione di 197 Paesi al Climate Change Conference di Glasgow, dal 30 ottobre al 12 novembre, l’Unione Europea h espresso la volontà di diminuire le emissioni inquinanti degli edifici sia pubblici che privati.
Riguardo gli edifici pubblici ha messo a disposizione un fondo di 150 miliardi di euro per la creazione di nuovi edifici a impatto zero, alimentati da fonti rinnovabili e a zero emissioni di CO2.
Sostenibilità anche riguardo l’edilizia privata, che prevede lo stop all’utilizzo dei combustibili fossili nell’ambito del riscaldamento domestico entro il 2027.
Addio alle vecchie caldaie: nessun incentivo dal 2027
La direttiva UE, oltre a prevedere l’obbligo entro il 2030 di costruire solo edifici a emissioni zero, per gli edifici destinati ad accogliere uffici pubblici l’obbligo parte dal 2027, contiene anche la regolazione a dismettere gradualmente l’uso dei combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffreddamento entro il 2040.
Ad ogni modo, la direttiva prevede che già dal 2027 si concludano le agevolazioni fiscali per l’installazione di caldaie a combustibili fossili come il gas e il metano. Tuttavia tali incentivi sono ancora molto sponsorizzati perché a basso impatto ambientale.
Ecobonus per le caldaie
Per chi non rientra nell’agevolazione fiscale del superbonus 110% può comunque richiedere la detrazione fiscale del 50% recuperabile in 10 anni.
Il valore massimo di questa misura per singolo immobile è pari a 30 mila euro. Per richiedere il contributo è necessario che il nuovo impianto installato sia una caldaia a biomassa con un rendimento non inferiore all’85% e con un certificato ambientale che dimostri di appartenere alla classe “4 stelle” o “5 stelle” secondo le indicazioni definite dal D.M. 186/2017.